Il pesce crudo è una prelibatezza, ma che dire dei molluschi? Gustosi, senza dubbio, ma anche piuttosto ostici e spesso difficili da mangiare, se si ha un palato poco abituato a determinati gusti e consistenze.
Le ostriche, per esempio, sono da sempre associate allo champagne e di conseguenza a un tipo di cucina di alta classe. Non necessariamente. È possibile gustare un’ostrica cruda di qualità anche in un ristorante di pesce ordinario. L’importante, come sempre, è che la provenienza del pesce sia certificata e che il pesce crudo sia fresco e preventivamente abbattuto, come previsto dalle normative vigenti.
Come si mangiano le ostriche?
Secondo la tradizione, le ostriche sarebbero un potente afrodisiaco, da consumarsi soprattutto durante una cena romantica, ma c’è chi dice che è consigliabile mangiarle (per scaramanzia) solo nei mesi che contengono la lettera R. Dicerie a parte, qual è il modo corretto per mangiare le ostriche?
Regola fondamentale: l’ostrica non si ingoia per intero. Certo, si mangia direttamente dal guscio, ma non senza averla preventivamente staccata dallo stesso con una forchetta. C’è perfino chi sostiene che si possa masticare e quindi mangiare come se fosse un alimento qualsiasi, poco alla volta. In quest’ultimo caso soprattutto, l’ostrica rivelerà all’interno della bocca una vera e propria esplosione di sapori davvero interessante.
Mangiare pesce e molluschi crudi solo nei ristoranti di fiducia
Regola ancor più fondamentale: le ostriche si mangiano solo ed esclusivamente in ristoranti di fiducia, perché in quanto molluschi filtrano l’acqua del mare e si nutrono di detriti e batteri potenzialmente nocivi per l’uomo. Ci sono alcuni accorgimenti da tenere a mente. Prima di tutto, evitate di mangiare le ostriche nei mesi più caldi, perché quando fa più caldo il mare tende a produrre più batteri. Inoltre, preoccupatevi che le ostriche che vi stanno servendo siano fresche. Per stare sicuri, l’importante è affidarvi a un ristorante di fiducia, che sappia garantirvi un pescato sempre fresco e trattato secondo normative igieniche dell’HACCP.