Non tutti sanno che il vocabolo pizza è stato utilizzato per la prima volta intorno all’anno Mille, come “pizza de pane”: una focaccia che accompagnava carne, pesce o verdure, citata successivamente da parecchi autori cinquecenteschi. Ma l’archetipo della pizza verace di Brescia nasce a Napoli: nell’allora capitale del Regno spagnolo. La pizza antica era ancora bianca, condita con aglio, strutto e sale grosso nella versione economica oppure con caciocavallo e basilico in quella più articolata. Una cosa era imprescindibile: la cottura delle pizze nel forno a legna.
Nel Settecento, quando il pomodoro diventa protagonista assoluto della cucina campana e italiana in generale, la pizza diventa rossa e il suo profumo invade prepotentemente la città dei Borbone. Successivamente poi l’America, oltre ad avere dato una seconda chance a molti dei nostri trisnonni e bisnonni, ha dato una seconda vita anche alla pizza, rendendola la Star più celebre della storia culinaria. Conosciuta oggi in tutto il mondo, è largamente diffusa in molti ristoranti del sud e nord Italia ed è particolarmente apprezzata nella pizzeria Fresco di Brescia.
La pizza è sicuro il cibo più amato dagli italiani, quello più gettonato nei locali gourmet e nei ristoranti – pizzerie da asporto. Ma non tutti sanno che trovare la vera pizza napoletana a Brescia significa trovare un tesoro perché è una pietanza dalle origini antichissime. Il termine pizza deriverebbe infatti da pinsa, participio passato del verbo latino pinsare che significa pestare, schiacciare, riferito al metodo di impasto che poi ne determina la forma a disco.